Il crollo dell’operatore Tim Italia in borsa è davvero importante, nelle ultime ore ha perso un altro 15,56%, arrivando ad un minimo storico di 0.25 euro.
Complice il panic selling innescato dal conflitto in Ucraina, Tim capitalizza ora 5,2 miliardi. Scopriamo insieme maggiori dettagli sull’argomento.
Il piano industriale presentato pochi giorni fa dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola non ha convinto e il mercato non ha la pazienza di aspettare i dettagli promessi a giugno. I due maggiori azionisti di Tim, Vivendi con il 23,8% e Cdp con il 10% appoggiano il riassetto disegnato da Labriola per dividere il gruppo in due tra Rete e Servizi. Ma ora rischiano nuove svalutazioni in bilancio, considerando che il gruppo francese, ha i titoli Tim in carico a 83 centesimi e che Cassa Depositi ha speso 0,65-0,70 euro per azione per il suo pacchetto.
Quanto alla Borsa, gli analisti, pur senza bocciare il piano di Tim, ne hanno sottolineato le incertezze. “Anche se i prossimi tre mesi saranno cruciali per dare più visibilità al processo di ristrutturazione, riteniamo che i manager non siano riusciti ad alleviare la delusione legata ai risultati 2021, alla debolezza della guidance e alla mancata distribuzione dei dividendi“.
I sindacati hanno già chiesto un incontro con il premier Mario Draghi e, in mancanza di una rapida risposta, non escludono altri scioperi dopo quello dello scorso 23 febbraio. Intanto la controllata Sparkle, operatore di rete globale del gruppo Tim, è stata inserito nel report 2022 Magic Quadrant per i servizi di rete di Gartner. È il primo operatore italiano a essere inserito nel report tra i 18 network service provider con copertura globale valutati.