Secondo nuove evidenze, sembrerebbe che la fuga dal laboratorio del virus Covid-19, Sarebbe ancor di più corroborata. A riferirlo e durante un’intervista il presidente dell’AIFA Giorgio Palù, il quale ha parlato della situazione a tutto tondo.
Queste sono solo alcune delle parole estratte dal l’intervista condotta dal Corriere della Sera:
“Lo spillover con salto di specie animale-uomo potrebbe essere stato compiuto per cause accidentali da un virus del pipistrello sperimentalmente adattato a crescere in vitro“.
Il presidente dell’AIFA ha poi continuato:
“È suggestivo un dato, che andrà comunque confermato da ulteriori verifiche di altri ricercatori. Il ceppo prototipo di Wuhan, quello che ha cominciato a manifestarsi in Cina con forme gravi di polmonite, e tutte le varianti che ne sono derivate, anche quelle considerate non interessanti nella classificazione internazionale, presentano una caratteristica affatto peculiare. Nel gene che produce la proteina Spike , appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente ad un gene umano e assente da tutti i genomi dei virus umani, animali, batterici, vegetali, sinora sequenziati. La probabilità che si tratti di un evento casuale è pari a circa una su un trilione. Una sequenza essenziale perché conferisce al virus la capacità di fondersi con le cellule umane e di determinare la malatti
a”.Ovviamente il mistero si infittisce quando sorge una domanda spontanea: qual era l’obiettivo degli scienziati che stavano lavorando a tale tipologia di virus poi rivelatasi un avere propria tortura per il mondo intero? Queste le parole di Palù:
“Ad esempio per scoprire se certi virus di mammiferi, in questo caso del pipistrello, possano avere potenziale pandemico e decifrare quali caratteristiche genetiche vi contribuiscano. Uno scopo nobile dal punto di vista, ne sono certissimo: prevenire uno spillover naturale, cioè l’esatto contrario di quello che magari può essere avvenuto nella realtà. Non è una novità che il laboratorio di Wuhan da oltre una decade si dedichi tra l’altro alla coltura di virus di pipistrelli”.