Prima dei cellulari, avevamo i telefoni fissi. E prima ancora di questi, avevamo i telegrafi. Anche se sembra che abbiamo i telefoni da sempre, sono passati meno di 150 anni. Il 15 aprile 1887, il primo telefono fu installato nel Massachusettes in modo che le persone potessero chiamarsi a vicenda da Boston a Somerville.
Dall’avvento del primo metodo di comunicazione a lunga distanza all’installazione del primo telefono, sono trascorsi 210 anni. Durante quel periodo, numerosi tentativi falliti hanno aperto la strada ai telefoni come li conosciamo oggi.
Il concetto di trasmettere messaggi attraverso un filo teso fu proposto per la prima volta nel 1667 da Robert Hooke. Poco più di un secolo e mezzo dopo, Innocenzo Manzetti suggerì la possibilità di un telegrafo o di un telefono parlante.
Passare dal tavolo da disegno a un prototipo funzionante è stato un viaggio arduo che ha comportato tentativi falliti che vanno da bizzarre trasmissioni elettriche direttamente al corpo umano fino al “telefono Reis”.
L’ultimo dei due strumenti ha portato il primo segnale vocale elettrico a 340 piedi a un ricevitore per dimostrare che la voce umana poteva essere trasmessa attraverso segnali elettrici a distanza. Il telefono elettrico di Johann Philip Reis è stato il primo vero predecessore del telefono fisso che avrebbe sostituito i telegrafi. Il trucco divenne quindi trasportare segnali vocali decifrabili su distanze sempre più grandi.
La prima frase iconica detta al telefono era: “il cavallo non mangia l’insalata di cetrioli”. Il messaggio fu mandato attraverso un ricevitore tramite segnali elettrici. Ci sono voluti diversi inventori e innumerevoli prototipi ed oltre 16 anni prima che Alexander Graham Bell e Thomas Watson collegassero finalmente il primo telefono a lunga distanza funzionante.