L’ambiente è una di quelle “cose” a cui purtroppo si rivolge ancora poca attenzione, eppure è grazie alla natura e a ciò che ci circonda se ad oggi esistiamo. Per fortuna, rispetto a qualche anno fa, si stanno muovendo i primi passi verso un futuro sostenibile. Il merito è anche degli incentivi auto che man mano stanno prendendo forma grazie al Governo. Il deputato Giuseppe Chiazzese (del Movimento 5 Stelle) ci svela come stanno procedendo i piani.
Incentivi Auto: parla il deputato Giuseppe Chiazzese
Iniziamo dicendo che sul piatto sono disponibili ben 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo all’anno dal 2023 al 2030. Dalle dirette Facebook è trapelato che le auto con emissioni comprese nella fascia 0-60 grammi/chilometro di CO2 saranno finanziate con 450 milioni di euro. Altri 150 milioni andranno invece alle vetture con 21-135 g/km CO2, mentre gli ultimi 100 milioni saranno riservati al settore automotive come aiuti alle imprese.
Chiazzese spiega: “Il punto strategico della riconversione è aiutare le aziende che oggi producono cilindri, pistoni e altro a occuparsi di batterie. Quindi va benissimo la Gigafactory di Stellantis a Termoli, ma avremo anche bisogno di imprese che possano recuperare i materiali”. Poi prosegue: “Prima ancora del riciclo parliamo infatti del riuso. Dobbiamo creare una filiera degli accumulatori in Italia, perché se è vero che siamo poveri di materie prime come litio e cobalto, nel momento in cui avremo una manodopera specializzata diventeremo noi i fornitori di materiali e avremo un ruolo strategico a livello europeo e internazionale”.
Prima di concludere, Chiazzese aggiunge che verrà “inserito il vincolo di 12 mesi al mantenimento della vettura, quindi se una persona acquisterà una nuova auto non potrà fare alcun passaggio di proprietà prima dei 12 mesi”. Una misura che “si è resa opportuna perché gli ultimi incentivi sono spariti in 2 giorni, ma era chiaro che non fossero stati i cittadini a usarli”.