Per la prima volta, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per controllare il plasma in un reattore a fusione nucleare. Ciò può aumentare la stabilità e l’efficienza della fusione nucleare.
I reattori a fusione nucleare forniscono energia economica e pulita, se riusciamo a farli funzionare. I ricercatori sulla fusione dell’istituto tecnologico svizzero EPFL hanno ora unito le forze con la società di intelligenza artificiale DeepMind per creare un processo più stabile. Hanno utilizzato l’intelligenza artificiale (AI) per generare il plasma nel loro reattore, il cosiddetto TCVreactor.
Un reattore a fusione utilizza i campi magnetici per mantenere il plasma caldo al suo interno lontano dalle pareti. Se il plasma colpisce le pareti del reattore, può raffreddarsi. Ciò potrebbe portare a un arresto della reazione di fusione nucleare.
Il reattore TCV utilizza diciannove bobine magnetiche per contenere il suo plasma. In precedenza, ogni bobina era guidata dal proprio algoritmo che monitora l’interno del reattore migliaia di volte al secondo con sensori. DeepMind ha progettato una singola rete neurale che monitora tutte le bobine contemporaneamente. La rete apprende automaticamente quali tensioni sono necessarie per mantenere il plasma a bordo.
Il team ha prima addestrato l’IA in una situazione di test digitale prima di passare agli esperimenti con il reattore reale. Alla fine, è stato possibile controllare il plasma per circa due secondi. Questo è vicino a quello che secondo la teoria è il massimo ottenibile: il reattore TCV può essere acceso solo per tre secondi. Il reattore deve quindi raffreddare per quindici minuti.
Ma l’IA potrebbe fare di più che semplicemente mantenere il plasma all’interno. Potrebbe anche far muovere il plasma o cambiare forma attraverso il reattore. Potrebbe anche controllare due diversi forme di plasma contemporaneamente.
Gianluca Sarric, professore di fisica del plasma alla Queen’s University di Belfast, afferma che l’intelligenza artificiale è il futuro per i sistemi di controllo nei reattori a fusione. Ma finora non è mai stato possibile creare una reazione di fusione che produca più energia di quanta ne consumi.