La crisi dei costi di questa prima parte del 2022 sta assumendo dei risvolti drammatici per gli italiani. A causa del conflitto in Ucraina e della conseguente situazione geopolitica, tante spese quotidiane hanno subito rincari molto consistenti. Lo scenario peggiore in queste settimane è quello relativo ai carburanti, con la stangata sui prezzi che riguarda sia la benzina che il diesel.
Per la prima volta nella storia, il prezzo della benzina in Italia ha sfondato la quota simbolo dei 2 euro al litro. In scala nazionale gli italiani arrivano ora a pagare 2,30 euro per un litro di benzina con la modalità servito e 2,15 euro sempre per un litro per la modalità self. In ambedue le circostanza, trattasi di un massimo storico
.Peggiore è lo scenario per il gasolio. Il diesel in molti punti vendita ha superato gli stessi costi della benzina. Anche per il diesel su scala nazione si è raggiunta la quota dei 2 euro al litro.
Ad oggi, la situazione migliore è quella relativa al GPL, con un prezzo pari a 0,85 centesimi per un litro di rifornimento. Anche per il GPL, però, nelle ultime settimane si sono alternati alcuni rincari sui costi.
Le associazioni dei consumatori hanno evidenziato ancora una volta la gravità della situazione in Italia, richiedendo un pronto intervento del Governo volto a sterilizzare gli aumenti. Anche se l’esecutivo valuterà alcune misure nel corso delle prossime settimane, ad oggi è escluso un intervento simile a quello delle forniture energetiche domestiche.