Nella giornata di domani lunedì 14 marzo 2022 si terrà uno sciopero nazionale degli autotrasporti a causa del netto aumento dei costi del carburante. Svolgeranno questo sciopero anche i benzinai, in quanto hanno avuto anche loro gravi conseguenze in seguito a questi aumenti.
Anche i gestori delle pompe di benzina stanno subendo delle pesanti conseguenze dovute all’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante nel nostro paese e per questo motivo sciopereranno anche loro nella giornata di domani. Nonostante siano aumentati i prezzi, infatti, il ricavo per i benzinai rimane sempre lo stesso. Lo ha spiegato Enzo Nettis, ovvero il presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori delle pompe di benzina.
“Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi e ora siamo costretti a farlo. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo dei benzinai rimane fisso
: circa 3 centesimi e mezzo al litro. In compenso, i litri erogati diminuiscono a causa dell’incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano”.Oltre a questo, i benzinai stanno affrontando un aumento delle bollette elettriche notevole, che arriva a sfiorare 10 mila euro in più all’anno per ogni impianto. “Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare qualche disagio per i consumatori, ma siano anche convinti di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime di questa situazione. Abbiamo scritto ai parlamentari perché sensibilizzino il governo sulla necessità di un intervento immediato che consenta a tutti – benzinai, consumatori, imprese – di almeno mitigare gli effetti di un fenomeno sempre più preoccupante. Ci indigna l’assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all’incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie.”