ENVI, il Comitato che si occupa di Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare situato nel parlamento Europeo da tempo si batte per la tutela della natura e non solo. Avete presente le auto elettriche, le bici a pedalata assistita, i monopattini ed i trasporti leggeri a due o più ruote? Ecco, di questo si prende cura. All’elenco però sta per aggiungersi anche il riciclo delle batterie (di smartphone e non solo) a fine vita, portando così ecosostenibilità e la riduzione (quasi definitiva) ai danni ambientali.
Smartphone: batterie rinnovabili anche per i veicoli?
Nello specifico, per i dispositivi portatili si ha intenzione di recuperare il 70% delle batterie entro il 2025 (contro il 65% originario) e dell’80% entro il 2030 (prima la quota era del 70%). I numeri salgono per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (LMT, eBike, monopattini). In particolare 75% di batterie recuperate entro il 2025, 85% entro il 2030.
Per il mondo delle auto, l’industria e i veicoli elettrici, tutte le batterie devono essere recuperate, processate e riciclate. La proposta rafforza i criteri relativi alla durabilità, al contenuto in materiali riciclabili, al caricatore unico e fa strada a soluzioni tutte nuove.
Ovviamente però la sostenibilità non deve essere solo ambientale, bensì anche sociale. “Vogliamo evitare fenomeni come lo sfruttamento dei minori nelle miniere e nel processo di estrazione delle materie prime.” ha specificato l’Onorevole Bonafè nonché portavoce della Commissione.
Durante il mese di marzo 2022 si affronteranno le negoziazioni al Parlamento Europeo per dare una forma definitiva e legiferare sul tema. Al momento però è stata approvata a larga maggioranza in Commisione ENVI. Nell’attesa possiamo dare per certo che l’obiettivo per il 2024 sta nel rendere sostituibili le batterie dell’elettronica di consumo (smartphone inclusi) ma anche di bici, scooter e monopattini elettrici, inquadrati nella categoria LMT (Light Means of Transport).