Nulla ha cambiato il volto della guerra moderna tanto quanto l’innovazione tecnologica.
Le tecnologie più rivoluzionarie per influenzare la guerra sono emerse tra la fine delle guerre napoleoniche nel 1815 e la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, secondo i principali storici militari.
Il moschetto rigato degli anni ’30 dell’Ottocento segnò l’inizio della fine per formazioni tattiche serrate, come il cuneo romano e la colonna napoleonica, nonché le uniformi dai colori vivaci che avevano definito la guerra occidentale dall’ascesa degli stati nazionali. Entro il 1860, il fucile a ripetizione rese obsolete le cariche a baionetta, ma i generali della guerra civile americana non riuscirono a riconoscere questo fatto e il risultato furono perdite catastrofiche in combattimento.
L’uso diffuso di proiettili di artiglieria esplosiva negli anni ’50 dell’ottocento assicurò la scomparsa di due antiche e venerabili istituzioni militari, il forte in muratura e il veliero con scafo in legno. Tuttavia, ci sono voluti più di 20 anni e molte altre innovazioni tecnologiche prima che potessero emergere moderne barche con scafo in acciaio. Questi sono stati tutti prodotti della rivoluzione industriale inglese: il motore a vapore, l’elica a vite e la produzione di acciaio su larga scala.
Altre due innovazioni della rivoluzione industriale ampliarono notevolmente sia la portata che la portata della guerra. La ferrovia e il telegrafo consentivano ai comandanti di spostare grandi quantità di truppe e materiale sul campo di battaglia e di tenere traccia per la prima volta di reggimenti e divisioni.
Il generale Heinz Guderian della Wehrmacht nella seconda guerra mondiale fu la forza trainante della guerra mobile combinata, integro’ divisioni di carri armati con fanteria motorizzata e copertura aerea concentrata. Si chiamava Blitzkrieg. I tedeschi furono in grado di calpestare la maggior parte degli eserciti nell’Europa occidentale in soli nove mesi. La campagna contro il suo potente avversario, la Francia, durò solo sei settimane, nonostante la presenza in Francia di quasi 400.000 soldati britannici.
Nella lotta degli Alleati per sconfiggere le potenze dell’Asse, gli Stati Uniti emersero producendo di gran lunga più navi, aerei e carri armati di qualsiasi altra nazione alleata, e la guerra terminò con l’uso di armi atomiche, che possedevano un potenziale distruttivo inimmaginabile.
Gli Stati Uniti avevano speso miliardi per sviluppare “la bomba“. Non passò molto tempo dopo la guerra che emerse un consenso internazionale: le armi atomiche non devono essere usate di nuovo, per il semplice motivo che uno scambio atomico potrebbe porre fine alla storia dell’umanita’.