Ciò che ci vorrebbe in questo periodo è una bella smossa al mercato, e come, se non con l’inserimento totale dell’elettrico? Così facendo si andrebbe a sostituire il petrolio (comprese le altre fonti fossili) negli impieghi energetici e la crisi diminuirebbe drasticamente. Anche a tal proposito si sta sperimentando la conservazione dell’energia stessa e non solo.
La situazione è questa: il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self, è salito a 1,886 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,881 e 1,896 euro/litro (no logo 1,872 euro). Il prezzo medio del diesel sempre in modalità self, raggiunge i 1,760 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,759 e 1,768 euro/litro (no logo 1,753 euro).
Parlando invece della modalità servito, il prezzo medio della benzina è pari a 2,024 euro/litro, con una forchetta tra 1,957 e 2,095 euro/litro (no logo 1,919 euro). Per il diesel la media è di 1,895 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,836 e 1,959 euro/litro (no logo 1,801 euro).
Quanto all’elettrico, vengono usate delle batterie che hanno due principali caratteristiche variabili: la quantità massima di energia immagazzinabile e la capacità di riceverne altra. Ad ogni modo questi dispositivi vanno ricaricati frequentemente, pertanto se non vi è una stazione di ricarica le cose si complicano. Ma c’è una soluzione. Si sta pensando all’utilizzo del grafene, ovvero un materiale simile al litio per quanto concerne le proprietà specifiche. In altri casi, la carica avverrà tramite l’energia cinetica come nel caso dell’Infinity Train.
Quest’ultimo “ha la capacità di essere il treno elettrico a batteria più efficiente al mondo”, ha affermato Elizabeth Gaines, CEO di Fortescue. “Il recupero dell’energia nei tratti in discesa eliminerà la necessità di installare infrastrutture di produzione e ricarica […] rendendola una soluzione efficiente in termini di capitale per eliminare il diesel e le emissioni dalle nostre operazioni ferroviarie”.