Nel panorama dei carburanti, durante questo periodo è un saliscendi continuo. Se da una parte i prezzi sono in calo, dall’altra crescono a vista d’occhio rendendo felici più o meno tutti gli automobilisti italiani.
La situazione dal 7 al 13 marzo era questa: i prezzi nazionali (€/1.000 litri) della benzina, del gasolio e del gpl arrivavano a 2.184,58 euro per la benzina, 2.154,63 euro per il gasolio e 870,67 euro per il GPL.
Ma per fortuna, come dicevamo, in Italia la rete dei distributori ha deciso di dare un taglio ai prezzi. Eni, è scesa di 3 centesimi sia su benzina che diesel, e IP, è calata di 8 centesimi su entrambi i tipi di carburante. Per quanto riguarda Q8 e Tamoil, i prezzi sono scesi di 5 centesimi a testa. Per Eni si tratta del terzo giorno consecutivo. Ma non finisce qui, perché questa ha deciso di riportare i prezzi a livelli più sostenibili, ma ad un patto: il Governo dovrà prima attivare la cosiddetta accisa mobile
.Uscendo dall’Italia, gli altri Paesi europei per regolare il prezzo dei carburanti agiranno in maniera diversa.
La Germania sta preparando un grande sconto su benzina e diesel per tenere il prezzo alla pompa sotto i 2 euro al litro. I carburanti dovrebbero ricevere lo sconto direttamente allo stazionamento, mentre il governo pagherebbe il resto. Di quanto sarà la riduzione non è ancora noto, ma dovrebbe essere di almeno 20 centesimi al litro.
In Belgio al fine di ridurre l’impatto del caro carburanti, il governo ha scelto di tagliare le accise su ogni litro di benzina e di gasolio di 17,5 centesimi di euro.
La Francia applicherà uno sconto di 15 centesimi per quattro mesi dal 1° aprile 2022.
Infine la Slovenia ha fissato un tetto massimo di 1,503 euro al litro per la benzina e di 1,541 euro al litro per il diesel.