Gli aumenti sui prezzi dei carburanti rappresentano la vera stangata di questo 2022, insieme ai costi sempre più alti per le forniture energetiche. Ancora in questi giorni, anche a causa della perdurante e complicata situazione geopolitica in Ucraina, gli italiani si troveranno a pagare prezzi record sia per la benzina che per il diesel.
Ad oggi, in media nazionale, il prezzo di un litro di benzina si attesta sui 2 euro. Il costo può aumentare sino a 2,30 euro per un litro di benzina con la modalità servito e 2,15 euro sempre per un litro in modalità self. Questo prezzo rappresenta il massimo storico in Italia per il carburante più utilizzato: mai prima d’ora infatti era stata toccata la quota dei 2 euro.
Lo stesso scenario interessa anche tutti coloro che hanno una macchina a diesel. Come la benzina, anche il gasolio ha raggiunto la vetta dei 2 euro
al litro. In alcuni casi, il gasolio arriva anche a costare più della stessa benzina.Leggermente migliore è lo scenario per il GPL, il cui prezzo su media nazionale si ferma a 0,85 centesimi per un litro di rifornimento. Anche questo tipo di carburante però ha subito rincari nelle ultime settimane.
Come per le forniture energetiche domestiche, il Governo si appresta a varare una manovra contro l’aumento dei prezzi dei carburanti. Da qui e sino a fine aprile, i costi per il rifornimento dovrebbero essere di 0,20 centesimi più basi per ogni miscela nelle stazioni di rifornimento. La manovra di parziale riduzione sulle accise è finalizzata ad un sostegno, specialmente per i cittadini con basso reddito e per le imprese.