Qualunque sia il campo di applicazione è sempre bene scegliere password robuste. Evitare di scegliere quelle mnemonicamente più semplici è essenziale per prevenire indebiti accessi ai nostri diversi account.
Oltre a determinare una parola chiave fatta di lettere, numeri, simboli ed alternanza maiuscolte/minuscole è anche bene prevedere delle password differenziate per i nostri profili. Non è un bene, quindi, usare una masterpassword comune a più siti e/o applicazioni.
Diversi utenti poco inclini alla sicurezza continuano a non seguire le precedenti raccomandazioni. Usano di fatto delle password non efficaci che rendono gli ambienti online privati molto vulnerabili ad attacchi di tipo brute force. In tali condizioni si perde il controllo delle credenziali incorrendo in attacchi hacker ben finalizzati. Ecco quali parole non si devono usare ma che di fatto continuano ad essere utilizzate da molti.
Banali, inefficaci, da veri pazzi. Sono le 20 password facili che tanti continuano ad usare nonostante i vari consigli dispensati dagli esperti di informatica. Sono le seguenti:
Usando queste parole chiave bastano pochi secondi per essere esposti ad un furto di dati sensibili. Al contrario, possiamo pensare di utilizzare password manager gratuiti ed efficaci come 1Password o LasPass Manager. Basta impostare una master password molto complessa e successivamente delegare il software alla compilazione automatica delle nuove parole chiave sito per sito scegliendo i parametri caratteristici e successivamente automatizzando il processo di autenticazione dai nostri dispositivi. Tutto senza sforzo.
Diffidate da parole di accesso troppo banali. Usate adeguate misure di prevenzione contro attacchi informatici.