La Russia è più determinata che mai. Da ben 23 giorni Putin sta bombardando senza sosta l’Ucraina, rilasciando inoltre sanzioni per tutti. Dopo Instagram e Facebook, il Governo ha deciso di colpire anche YouTube. Nei primi due casi, entrambi sono stati resi inaccessibili, portando all’inutilizzo di milioni di account. Ciò ha influito sul lavoro di molti influencer che appunto si sono visti sottrarre i loro profili da sotto gli occhi.
YouTube: il messaggio dell’ex presidente Dmitry Medvedev
Il Roskomnadzor, nonché il servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e della comunicazione di massa, ha accusato YouTube di “atti terroristici” e “minacce” nei confronti del popolo russo. Il risultato? La chiusura dell’app entro una settimana.
Nello specifico, secondo l’autorità russa in materia di comunicazioni, su YouTube sarebbero circolati annunci che chiedevano la sospensione delle reti ferroviarie nonché reti di comunicazione in Russia e Bielorussia. Ciò costituirebbe una prova della posizione antirussa di Google, portando una grave lesione per l’immagine del paese.
In merito a ciò è intervenuto anche l’ex presidente Dmitry Medvedev, nonché vice segretario del Consiglio di sicurezza russo. Venerdì ha scritto sul suo canale Telegram: «I “guardiani” della libertà di parola hanno permesso agli utenti dei loro social media di augurare la morte ai militari russi. Per tornare, dovranno dimostrare la loro indipendenza e il loro buon atteggiamento nei confronti della Russia e dei suoi cittadini».