Per fronteggiare i rincari del costo dei carburanti non si attueranno solo taglio delle accise e riduzione di 0,25 euro rispetto ai prezzi correnti. Fra le possibilità prese in considerazione dal Governo nel decreto anti-rincari spunta anche un Bonus benzina, del valore massimo di 200 euro, che potrà essere elargito ai cittadini.
Si tratterà non di un bonus statale per l’acquisto di carburante, bensì di una somma che le aziende potranno decidere di mettere a disposizione. Laddove venisse concesso, il contributo fino a 200 euro sarebbe completamente esentasse e non concorrerebbe al calcolo del reddito del cittadino che ne beneficia.
L’introduzione di questo beneficio è previsto nell’ultimo decreto anti-rincari ed è rivolto ai dipendenti delle aziende, le quali potranno scegliere se aderire a quest’iniziativa e a quanto far ammontare il contributo.
Non si dovrà pertanto presentare alcun tipo di domanda, dato che non vi è limite o requisito di reddito per accedere al beneficio.
Per giunta, il contributo in questione – per qualunque somma venisse erogato – sarebbe del tutto esentasse. Ad esempio, se un’azienda scegliesse di concedere 120 euro a dipendente per sostenere le spese di viaggio e quindi il rifornimento della propria vettura, si tratterebbe di 120 euro netti interamente spendibili in carburante.
Come anticipato, inoltre, il bonus benzina non andrebbe a incidere in alcun modo sulla situazione reddituale del cittadino.
Al momento sono previste già misure simili a questa, sempre esentasse, che rientrano nei fringe benefit (buoni acquisto offerti dalle aziende). Nel 2020 e nel 2021 l’importo di questi contributi corrispondeva a 516,46 euro annui.