La Corea del Nord nei giorni scorsi ha lanciato un missile balistico intercontinentale, secondo quanto riportato dai media statali. Kim Jong Un vuole dimostrare la potenza delle sue armi e scoraggiare qualsiasi mossa militare da parte degli Stati Uniti.
È il primo test dell’ICBM portato a termine dal 2017, anno in cui sono stati vietati lanci di questa portata. I dati di volo indicano che il missile ha superato qualsiasi record stabilito fino ad ora, sia per l’altezza raggiunta che per la potenza. Poco dopo si è schiantato in acqua, a ovest del Giappone. Nonostante la caduta in mare, il test è stato un successo. Soprannominato Hwasong-17, è il più grande a propellente liquido mai lanciato.
Corea del Nord lancia un missile per spaventare gli USA nonostante le direttive del 2017
Kim ha ordinato il test a causa della “crescente tensione militare all’interno e intorno alla penisola coreana”. Inoltre, per “l’inevitabilità del confronto di lunga data con gli imperialisti statunitensi accompagnato dal pericolo di una guerra nucleare”. “Le forze strategiche della Repubblica Popolare Democratica della Corea sono completamente pronte a frenare e contenere qualsiasi pericoloso tentativo militare degli statunitensi”, spiega Kim.
Il presidente eletto della Corea del Sud Yoon Suk-yeol, ritiene che la Cina sia l’unico vero vicino della Corea del Nord e l’unico grande alleato, dunque questi test sono irrilevanti. Rispondere al lancio di missili balistici intercontinentali vietato dalla Corea del Nord tramite il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) sarà più difficile ora che nel 2017. Le potenze mondiali nel consiglio sono attualmente in contrasto sulla guerra in Ucraina, rendendo il tipo di sanzioni imposte alla Corea del Nord dall’UNSC dopo il test del 2017 complicato.
L’Hwasong-17 ha spiccato il volo per 1.090 km fino a un’altitudine massima di 6.248,5 km. Ha anche colpito con precisione un bersaglio in mare. La KCNA definisce il test riuscito e una “sorprendente dimostrazione di grande forza militare”, mentre Kim la definisce una vittoria “miracolosa” e “inestimabile”.