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Google Pixel 6: compattezza e potenza, la nostra esperienza con lo smartphone di BigG

Google ha realizzato uno smartphone di gran livello, ovvero il piccolo di casa, Google Pixel 6 che differisce dal fratello maggiore per alcune caratteristiche tecniche, per dimensioni e anche per la questione prezzo.

 

Google Pixel 6: design pulito, forse troppo

Per quanto riguarda il confronto con il fratello maggiore, questa è miniatura con un design inconfondibile, atipico, diverso per la parte posteriore quindi stessa disposizione delle fotocamere che sporgono nella linea che divide la scocca con delle differenze per quanto riguarda più che altro la fotocamera.

Sul posteriore abbiamo anche una sorta di scalino ai lati che è visibile e che non è proprio di impatto positivo. Soprattutto frontalmente i bordi sono meno curvi e c’è una cornice che a noi personalmente non è molto piaciuta dato che si nota ancora di più per via della  fotocamera frontale al centro, restando così dal design anonimo.

Le dimensioni sono più umane rispetto al fratellone e si riesce agevolmente a muoversi anche con una sola mano. Il peso è sempre intorno ai 200 g, tutto sommato buono per cui non si fa fatica a tenerlo in mano.

 

Ottimo hardware con diverse differenze rispetto a Google Pixel 6 Pro

Frontalmente troviamo un display OLED HDR+ da 6.4 pollici con risoluzione in FulllHD e refresh rate a 90Hz, nulla di entusiasmante ma si tratta di un’unità di buona qualità con colori ben riprodotti.

L’intelligenza artificiale, che agisce anche sul display, gode di processore proprietario e in combinazione perfetta con il software. L’equilibrio è dunque perfetto nell’utilizzo e nelle prestazioni. Non ci sono infatti impuntamenti importanti, anche se capita talvolta qualche errore di sistema della UI.

Presente Now Playing, ovvero il riconoscimento in tempo reale della musica, e la traduzione simultanea. Presenti anche delle gesture utili toccando il retro della scocca.

Non c’è memoria espandibile ma qui abbiamo 128GB

di storage e 12GB di memoria RAM. L’audio è affidato ad un doppio speaker stereo, anche se la riduzione rispetto al modello Pro è sensibili. Nonostante tutto l’audio sembra molto buono ed equilibrato.

 

Fotocamera e video: ottima resa ma senza pretendere troppo

In merito al comparto fotografico Google Pixel 6 perde rispetto al Pro la fotocamera tele, per cui a bordo ecco due unità, la principale da 50 MP e la grandangolare con angolo di 114° da 12 MP. La mancanza di una lente viene colmata dalla funzione superzoom che consente di effettuare ingrandimenti fino a 4X molto buoni, dopodiché si perde in qualità. Gli scatti della fotocamera principale sono davvero ben definiti e nitidi, con riproduzione dei colori molto fedele, il tutto anche grazie all’HDR e all’intelligenza artificiale. Anche di sera lo smartphone fa un ottimo lavoro ma in condizioni più precarie, si nota un po’ di rumore.

Il discorso cambia per la grandangolare che non ha sorpreso particolarmente, con scatti discreti di giorno ma rumorosi di sera. I video sono ben stabilizzati grazie alle 4 modalità e con risoluzione massima in 4K a 60 fps.

In merito all’autonomia, la batterie rende molto bene con i suoi 4600 mAh con ricarica rapida a 30W con ricarica wireless, ecco dati molto positivi. Sono 6 le ore di schermo che abbiamo raggiunto arrivando a dopo cena dopo una giornata intensa dalle 8 del mattino. Ottimo dunque il lavoro tra software e processore Tensor.

Conclusioni

Inevitabile il paragone con il fratello maggiore Pro: 250 euro di differenza tra i due smartphone, non tanto giustificati a nostro avviso. Ricordiamo che il prezzo di Google Pixel 6 è di 649 euro. Tutto sommato lo smartphone offre un’ottima esperienza di utilizzo senza troppe pretese.

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Pubblicato da
Felice Galluccio