Fin da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus uno dei punti bollenti nella lotta al virus è stata la diagnostica, riuscire a scoprire i pazienti positivi in modo rapido e immediato è infatti essenziale per procedere all’isolamento e dunque limitare la diffusione del virus, ecco che dunque hanno rapidamente preso luogo numerosi metodi diagnostici di laboratorio tra cui ha spiccato il tampone naso faringeo, il quale è diventato il metodo più diffuso in tutto il mondo.
Ovviamente tutto ciò ha avuto un contraccolpo non indifferente, dai costi di produzione aumentati fino al lato ecologico che ha visto una produzione impressionante di rifiuti speciali legati alla mole di tamponi decisamente imponente.
A quanto pare però, questo contesto che vede i tamponi predominare potrebbe presto arrivare alla sua conclusione, ResApp Health Limited, realtà leader nel settore della salute digitale e specializzata nello sviluppo di applicazioni per smartphone finalizzate alla diagnosi e alla gestione delle malattie respiratorie, ha infatti sviluppato la sua applicazione ResApp in grado di diagnosticare il covid grazie semplicemente ai colpi di tosse.
Lo studio e come funziona
L’azienda ha condotto uno studio su un campione di 741 soggetti, di cui 446 positivi al nuovo coronavirus, la sua applicazione si è dimostrata efficace nel diagnosticare il covid-19 nel 92% dei casi, rivelando con egual efficacia sia i casi legati alla variante delta che a quella omicron.
L’applicazione sostanzialmente grazie ai propri algoritmi scritti dall’azienda e al machine learning, riesce ad analizzare la tosse emessa dai pazienti e a ricollegarla all’eventuale patologia polmonare del caso, tra cui appunto covid-19, diagnosi effettuabile però solo in quei pazienti positivi in cui i sintomi sono manifesti, i soggetti asintomatici infatti non mostrano al presenza di segni tipici della malattia tra cui la tosse.