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Intelligenza Artificiale: sarà in grado di riconoscere i sentimenti umani

I progressi nel settore dell’intelligenza artificiale continuano ad essere sorprendenti, giorno dopo giorno. L’impiego dell’AI coinvolge ormai gli ambiti più disparati e il suo utilizzo mira a facilitare anche le attività quotidiane di ognuno di noi. Nonostante ciò i problemi legati all’etica, alla privacy e a quelle che potrebbero essere le conseguenze future animano vari dibattiti. L’ultima invenzione potrebbe dunque non lasciare indifferenti gli esperti.

Un gruppo di esperti ha messo a punto un nuovo sistema che sarebbe in grado di sfruttare le onde radio per comprendere e riconoscere i sentimenti umani attraverso il ritmo cardiaco. L’intelligenza artificiale pensata dagli studiosi sarebbe attendibile al 71%.

Intelligenza artificiale e sentimenti umani: sarà in grado di rilevare le emozioni!

 

Il contributo offerto dall’intelligenza artificiale in ambito medico continua ad essere evidente. Nelle ultime settimane sono emerse numerose ricerche secondo le quali, grazie all’impiego dell’AI, sarebbe possibile ridurre i tempi necessari alla diagnosi di un infarto. SkinVision,

inoltre, è l’app recentemente sviluppata al fine di analizzare le macchie cutanee e offrire ai medici un ulteriore supporto nella diagnosi di eventuali malattie.

La nuova tecnologia, sviluppata da un gruppo di ricercatori inglesi, potrebbe dimostrarsi altrettanto utile in ambito medico. Il nuovo sistema sarebbe, infatti, capace di percepire il ritmo cardiaco grazie all’impiego di onde radio e quindi riconoscere le emozioni del soggetto analizzato. L’esperimento condotto ha inoltre garantito un’affidabilità del 71% ma la tecnologia in questione sembra necessitare di un’ulteriore messa a punto prima di poter essere applicata.

Il responsabile Yang Hao afferma: “Per quanto riguarda le sue implicazioni per… la sicurezza nazionale, sono necessarie ulteriori ricerche, proprio come altre questioni riguardanti l’etica e l’uso responsabile di questa tecnologia

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Pubblicato da
Giorgia Leanza