Giovedì i legislatori dell’UE hanno dichiarato che verranno imposti limiti di prezzo più bassi sulle tariffe di roaming per le chiamate verso un altro paese dell’UE, estendendo per un decennio una politica che andrà a vantaggio dei consumatori.
Il Parlamento europeo e i paesi dell’UE avevano raggiunto un accordo politico nel dicembre dello scorso anno. Il prossimo passo sarà che questi ultimi diano il loro accordo formale nelle prossime settimane per l’entrata in vigore dei massimali di prezzo stabiliti.
La Commissione europea ha eliminato le tariffe di roaming al dettaglio e introdotto limiti di prezzo alle tariffe di roaming all’ingrosso nel 2017, affermando che ciò risparmierebbe ai consumatori lo “shock della bolletta” quando tornano dalle vacanze all’estero.
I fornitori di servizi di telecomunicazione nei paesi dell’Europa meridionale preferiscono mantenere i massimali di prezzo all’ingrosso il più elevati possibile per beneficiare dei turisti che telefonano a casa, mentre gli operatori del nord Europa, i cui cittadini tendono a trascorrere le vacanze all’estero, in genere sostengono massimali inferiori.
Come cambieranno i costi
In base all’accordo politico raggiunto lo scorso anno, la tariffa voce all’ingrosso sarà limitata a 0,022 euro al minuto l’anno prossimo e scenderà a 0,019 euro nel 2025 fino al 2032.
Le tariffe all’ingrosso per i messaggi di testo saranno limitate a 0,004 euro per messaggio l’anno prossimo e a 0,003 nel 2025 fino al 2032.
Le tariffe dati saranno limitate a 1,80 euro per gigabyte il prossimo anno, 1,55 euro nel 2024, per poi scendere gradualmente a 1 euro nel 2027 fino al 2032.
“Riducendo in modo significativo i massimali all’ingrosso, creiamo più equità e concorrenza sul mercato delle telecomunicazioni”, ha affermato in una dichiarazione la legislatore dell’UE Angelika Winzig, che ha guidato la questione attraverso l’assemblea.
I legislatori dell’UE avevano inizialmente cercato riduzioni dei massimali di prezzo maggiori rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea, mentre i paesi dell’UE, sollecitati dai fornitori di telecomunicazioni, volevano riduzioni minori.
Il Parlamento ha affermato che la Commissione valuterà l’eventuale riduzione dei costi delle chiamate intra-UE, che sono i supplementi per effettuare chiamate da un paese dell’UE a un altro e ora limitati a 19 centesimi, a seguito delle chiamate dei legislatori.