“L’umanità è arrivata al punto più vicino mai raggiunto nella storia in merito alla minaccia di una catastrofe nucleare”. L’orologio dell’Apocalisse, un segnatempo metaforico che calcola quanto tempo manca a un’ipotetica fine del mondo in base agli eventi che si verificano, rimane a cento secondi dalla mezzanotte: lo annuncia il Bollettino degli scienziati atomici, che annualmente tiene il conto dei pericoli che potrebbe causare un olocausto.
L’organizzazione, che si è riunita nei giorni scorsi, aveva fissato il rischio a cento secondi dall’Armageddon già a gennaio 2020, in occasione dell’aumento del numeri di contagi da COVID. Solo due mesi fa “abbiamo indicato la situazione in Ucraina come un possibile focolaio, all’interno di un sistema di sicurezza internazionale caratterizzato da crescenti tensioni”, spiegano gli scienziati sul loro sito web.
L’umanità vicina all’autodistruzione nucleare
Tuttavia, il mancato avanzamento dell’orologio non dovrebbe suonare come una buona notizia, hanno detto dall’organizzazione: “Il fatto che le lancette non si siano mosse non significa che la situazione si sia stabilizzata“, ha spiegato un portavoce: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conquista della centrale nucleare di Zaporizhzhia significano che l’umanità è arrivata al punto più vicino in assoluto all’autodistruzione nucleare”.
Il bollettino degli scienziati
Il Bollettino degli scienziati atomici è stato fondato dopo gli attacchi a Hiroshima e Nagasaki da Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e altri scienziati dell’Università di Chicago che avevano contribuito a costruire la prima bomba atomica nel Progetto Manhattan. E da 75 anni l’Orologio dell’Apocalisse, aggiornato dal Bollettino, offre le sue valutazioni sull’ipotetico rischio della fine del mondo.