Ieri la Banca d’Italia, la banca centrale del Paese, ha emesso un comunicato che vieta a N26 di accettare nuovi clienti. La banca centrale ha affermato che la decisione fa seguito a un’ispezione in loco che “ha rivelato carenze significative in materia di antiriciclaggio“.
La Banca ha affermato che N26 ha intrapreso una serie di azioni per porre rimedio a tali carenze e la Banca d’Italia intende verificare che tutte le problematiche rilevate siano state affrontate.
La Banca ha affermato che N26 potrebbe non interagire più con nuovi clienti e offrire nuovi prodotti e servizi ai clienti esistenti, citando in particolare i servizi di criptovaluta.
Il divieto è entrato in vigore il 28 marzo 2022
N26 è una banca digitale con sede in Germania con aspirazioni globali. La società è uscita dal mercato statunitense l’anno scorso dopo due anni di lotte per attirare un numero sufficiente di affari. N26 registra oltre 7 milioni di clienti, principalmente in Europa, che operano in 24 diversi mercati.
Nel 2021, N26 è stata multata di 4,25 milioni di euro dalle autorità di regolamentazione tedesche per insufficienti controlli antiriciclaggio.
N26 ha anche recentemente ricevuto la notizia per aver ponderato un’offerta pubblica iniziale (IPO), che sarebbe avvenuta in questi anni, anche se la società ha affermato che non si stava ancora impegnando davvero. Il fondatore e co-CEO Maximilian Tayenthal ha affermato che i mercati privati sono stati “incredibilmente liquidi“.
Infatti, come dice il rapporto di PYMNTS: la liquidità è la “linfa vitale” di qualsiasi azienda e se N26 finirà per quotarsi in borsa rimarrà da vedere in base ai tassi.