Il social network Facebook avrebbe buttato fango addosso al rivale TikTok per cercare di ritornare in vetta alla classifica dei social più amati al mondo. TikTok infatti nell’ultimo anno ha superato qualsiasi aspettativa, diventando la piattaforma preferita da giovani e meno giovani.
Il colosso di Menlo Park, secondo quanto riportato dal Washington Post, avrebbe chiesto aiuto al Partito Repubblicano degli Stati Uniti per gettare discredito sulla sua attuale più pericolosa concorrente: TikTok. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Meta si sarebbe rivolta a Targeted Victory, una delle più importanti società di consulenza dell’area repubblicana per “orchestrare una campagna nazionale cercando di mettere il pubblico contro TikTok“. Una campagna mediatica e di lobbying a suon di editoriali sui principali giornali americani e di notizie sulla pericolosità della “minaccia” cinese TikTok sui bambini, gli adolescenti e la società intera: insomma, un attacco frontale per convincere l’opinione pubblica che TikTok è il male, con la speranza ovviamente di attirare le giovani generazioni verso Facebook. E con l’ulteriore auspicio che gli enti regolatori prendano decisioni drastiche affossando di fatto la piattaforma social.
Un esempio da citare è Bad TikTok Clips, un documento realizzato da Targeted Victory in cui si raccolgono i casi in cui TikTok sarebbe stata utilizzata per diffondere immagini e comportamenti scorretti. Un esempio sono sfide e atti di vandalismo nelle scuole americane. Questa denuncia sarebbe dovuta servire a mettere in cattiva luce l’applicazione a favore di Facebook, ma è emerso successivamente come le stesse immagini fossero state inizialmente diffuse su Facebook, e non su TikTok.
Bocche cucite in Meta e Targeted Victory, ByteDance esprime invece preoccupazione riguardo la pesante atmosfera che si è andata via via generando attorno alla sua applicazione. Curioso comunque osservare come l’attacco di Meta verso la società cinese si sia intensificato proprio in corrispondenza della pubblicazione dei risultati fiscali a febbraio, quando per la prima volta è stata registrata una riduzione degli utenti. Nel frattempo il valore di TikTok è aumentato del 215%.