Un fenomeno di certo non nuovo ma che merita attenzione quando si verifica con una forza imponente, mettendo a rischio le infrastrutture digitali
Tempesta solare: come si generano e perché possono essere pericolose
Le tempeste solari sono un fenomeno di cui sentiamo spesso parlare, monitorate continuamente dagli studiosi.
La corona è la parte più superficiale del Sole e i processi naturali della nostra stella sono implicati nella formazione delle macchie solari, delle zone con una temperatura più bassa rispetto alla media.
Le macchie solari sono le principali responsabili, dalle quali si originano delle bolle di espulsione di materiale coronario.
Dobbiamo immaginare come una eruzione di materiale che viene proiettato nello spazio a velocità impressionanti.
Gli scienziati hanno individuato 17 eruzioni solari concentrate in una singola bolla solare, delle quali due hanno viaggiato in direzione della Terra. Secondo quanto osservato, le due masse si sono fuse in un unico getto che ha viaggiato diretto verso il nostro pianeta a una velocità di 3 milioni di chilometri orari.
Quando le tempeste giungono sulla Terra, il campo magnetico terrestre collide con onde di particelle fortemente energetiche, increspando le linee del campo magnetico e agitando le molecole nell’atmosfera. In questi fenomeni viene rilasciata anche energia sotto forma di luce, dando vita alle famose aurore boreali.
Il rischio si ha invece per quanto riguarda le infrastrutture digitali, se non adeguatamente schermate possono fondersi. La causa va ricercata nella forte interferenza magnetica che crea problemi a satelliti, internet e linee telefoniche.
La più grande tempesta documentata, chiamata l’evento Carrington del 1859, generò la stessa energia rilasciata da 10 miliardi di bombe atomiche da 1 megatone.