Lo Stato italiano garantisce una serie di misure assistenziali, agevolazioni economiche e sgravi fiscali ai soggetti con fragilità psicofisiche. In caso di riduzione della capacità lavorativa o di oggettive difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, lo stato sociale interviene a fornire supporto.
La persona disabile o affetta da malattie invalidanti ha diritto al riconoscimento di specifiche prestazioni. Ma i potenziali beneficiari del welfare e dei benefici finanziari non sempre conoscono tutte le misure governative a cui attingere per poter ottenere questa esenzione.
Purtroppo l’esenzione dal pagamento del canone RAI non compare più tra le agevolazioni che il Governo riserva ai beneficiari della Legge 104. Il Decreto Legislativo n. 602/1973 stabilisce l’abrogazione dell’esenzione dal pagamento di cui godono i soggetti con la legge 104. Ne consegue che attualmente nemmeno i portatori di handicap e con gravi malattie invalidanti possono sottrarsi al pagamento dell’odiosa tassa.
Tuttavia, in presenza di una specifica circostanza, il contribuente che beneficia dei benefici della Legge 104 può avvalersi dell’esenzione. Infatti, il disabile non paga il canone RAI con la Legge 104 che deve necessariamente trasferirsi in una casa di riposo. In questo caso, il contribuente deve inviare all’Agenzia delle Entrate apposita richiesta di annullamento dell’imposta. Deve contenere indicazioni precise sulla data di ricovero e sulla struttura di cura in cui risulta risiedere il contribuente.
Inoltre, se possiedi solo smartphone e tablet, non sei tenuto a pagare la tassa. Ma per non farlo sarà necessario inviare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione unica di non possesso della Televisione.