Sono passati 4 giorni da quando il Governo ha deciso di abolire lo stato di emergenza. Ciononostante i casi continuano a salire, pertanto la possibilità che arrivi una quarta dose (finora riservata ad alcune categorie di immunocompromessi) per tutti si fa sempre più concreta. La risposta a tale quesito incombe. Ecco le dichiarazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Quarta dose: parlano Roberto Speranza e Antonella Viola
“Siamo giunti al 91,37% di prime dosi e 38 milioni di italiani hanno fatto anche il booster, e questi numeri ci hanno consentito di evitare chiusure. Rispetto alla quarta dose, alcuni paesi Ue hanno dato indicazioni: è stata indicata per gli over 80 in Francia, agli over75 in Gran Bretagna e agli over 50 in Usa. Ho chiesto all’Ue un approccio unitario sul tema ed entro 7 giorni ci sarà una proposta unitaria Ue, sentiti Ema e Ecdc”, ha detto il ministro, durante il Question time al Senato.
“E’ una proposta che noi dovremo valutare chiaramente sul piano scientifico. Perché, lo ribadisco, queste scelte non sono di natura politica, ma sono di natura scientifica. I vaccini sono stati davvero uno strumento essenziale per aprire una fase nuova nel nostro Paese e a livello planetario. I numeri sono molto chiari e netti a livello mondiale: superate 11 miliardi di dosi. E in Italia nelle prossime ore arriveremo a superare i 136 milioni di dosi di vaccino anti-Covid”, ha concluso il politico.
La replica dell’immunologa
Ma l’immunologa Antonella Viola non la pensa così. “Non è pensabile continuare a vaccinare ogni 4 mesi con lo stesso antigene e, da un punto di vista immunologico, potrebbe essere un errore“, dice la dottoressa dell’università di Padova su Facebook.
“I dati mostrano un aumento degli anticorpi a seguito del secondo richiamo, ma questo aumento è paragonabile a quello che si ha subito dopo la terza dose. Inoltre, l’aumento della protezione dall’infezione è modesta e probabilmente (ma serviranno più dati) calerà nel tempo esattamente come quella conferita dalla terza dose. Per il momento non penso sia il caso di utilizzare il secondo richiamo vaccinale anti-Covid su tutti gli over 50, mentre ritengo che andrebbe valutata la possibilità di vaccinare gli anziani (over 70 in Germania, over 80 in Francia), soprattutto se residenti nelle Rsa”.
Infine conclude: “È giusto prepararsi” a una nuova dose di vaccino contro Sars-CoV-2 “nel caso dovesse essere necessario, e probabilmente lo sarà in autunno“.