Tesla sta affrontando un periodo particolarmente complicato che sta rallentando i lavori della Gigafactory di Shanghai. Lo stabilimento produttivo è stato chiuso nelle scorse settimane a causa dei lockdown che stanno interessando la regione Cinese.
L’aumento dei casi di COVID-19 ha portato le autorità ad indire i lockdown in tutta l’area di Shanghai per evitare la diffusione del virus. La fine restrizioni era fissato a lunedì scorso e di conseguenza era previsto il ritorno a lavoro per tutti gli addetti ai lavori.
Tuttavia, non è stato possibile riaprire i cancelli delle fabbriche. Stando alle informazioni ottenute da Reuters, Tesla ha comunicato ai propri lavoratori e fornitori di non tornare a lavoro. Inoltre, tutti i piani di produzione previsti per lunedì sono stati annullati, confermando quindi che lo stabilimento non avrebbe riaperto.
Purtroppo non ci sono informazioni ufficiali riguardo questa decisione da parte dell’azienda Californiana. Tesla non ha commentato la decisione ma lo stesso Elon Musk ha postato un Tweet confermando che si tratta di un periodo eccezionalmente difficile in Cina.
Le autorità governative hanno indetto i nuovi lockdown a partire dal 28 marzo e continueranno fino a quando la situazione dei contagi non tornerà sotto controllo. Ricordiamo che la Gigafactory di Shanghai è uno stabilimento fondamentale per la produzione di Tesla.
La fabbrica produce sia le vetture destinate alla vendita sul mercato cinese ma anche quelle che poi saranno vendute in Europa. La produzione media della fabbrica si attesa su 6.000 Model 3 e 10.000 Model Y, quindi ogni giorno di chiusura causa importanti danni economici all’azienda di Elon Musk.