Un metodo rivoluzionario sulla fusione nucleare messo in campo da una startup creata dall’Università di Oxford con risultati più che promettenti.
La società britannica First Light Fusion si è resa protagonista di un importante successo nel campo della fusione nucleare.
Grazie a un procedimento, chiamato tecnologia del proiettile, è stata in grado di produrre la fusione come avviene nelle stelle.
Il metodo si basa su un grande cannone a gas iperveloce a due stadi per lanciare un proiettile su un bersaglio, contenente il combustibile di fusione.
I materiali per la realizzazione di questo procedimento sono in gran parte subito disponibili.
I costi di tutto lo studio ammontano appena a 45 milioni di sterline e possono produrre un megawatt di energia, con un spesa di appena 50 dollari.
Lo scopo principale è accelerare il percorso verso l’energia da fusione in ambito commerciale. Poiché esiste una grande quantità di ingegneria riutilizzabile, per realizzare il progetto dell’impianto proposto, la strada parrebbe essere facile da perseguire.
Il prossimo passo della Startup Britannica consiste nell’avvio di collaborazioni con i principali produttori di energia sul mercato. Lo scopo è di mettere in funzione un impianto pilota, utilizzando il suo nuovo approccio alla produzione di elettricità tramite fusione nucleare.
Un altro importante risultato è stato raggiunto in questi giorni in Europa. Il team di scienziati del Joint European Torus (JET) ha segnato un nuovo record di produzione energetica. Tramite la fusione nucleare è stato possibile ottenere 11 megawatt in soli 5 secondi.
Il prossimo nodo da sciogliere di cui si occupa attivamente l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) riguarderà lo studio dei materiali più consoni per la realizzazione dei nuovi reattori a fusione.
Una nuova era si sta per aprire nel campo della produzione energetica, con la speranza di un futuro green e una produzione che tagli i costi per l’utente finale.