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Vecchi smartphone: ecco perché dovresti smettere di conservarli

Lo smartphone è senza ombra di dubbio lo strumento più utilizzato di questo secolo. Al giorno d’oggi è praticamente impossibile rinunciarvi ed è praticamente impossibile iniziare la giornata senza il nostro nuovo migliore amico.

Più andiamo avanti con gli anni, però, e più vengono fuori delle curiosità alquanto scioccanti. Una di queste riguarda i vecchi smartphone, quelli che ormai abbiamo dimenticato in soffitta, nei cassetti o nei garage, i quali pare che attualmente possono costare delle cifre esorbitanti. Ma a cosa è dovuto tutto ciò?

In Italia e nel mondo ci sono tantissimi collezionisti appassionati di questi esemplari, i quali potrebbero fare ogni cosa pur di riuscire ad ottenere anche solo uno di questi vecchi device. La rarità di questi ultimi è aumentata sensibilmente nel corso degli anni e il guadagno extra che è possibile ricavarne diventa sempre più ghiotto per i venditori.

 

 

Vecchi smartphone: i modelli del passato che i collezionisti cercano più di tutti gli altri

La rarità è fondamentale in questi casi, ma anche con l’usura e la conservazione non si scherza. Se determinati modelli particolarmente rari sono parecchio usurati, potrebbero valere molto meno di modelli che vanno meno a ruba. Questa è una regola aurea a cui si affidano i collezionisti per valutare un modello e più i venditori faranno caso a ciò, più riusciranno a guadagnare su ogni pezzo che riescono a vendere.

  • Ericsson T28 (valore 100 euro);
  • Nokia 8810 (valore 100 euro);
  • Nokia 3310 (valore 150 euro);
  • Motorola Razr V3 (valore 150 euro);
  • Motorola StarTAC (valore 150 euro);
  • Nokia E90 Communicator (valore da 200 a 500 euro);
  • Nokia 9000 Communicator (valore 500 euro);
  • Mobira Senator (valore 1000 euro);
  • Apple iPhone 2G (valore da 400 a 1000 euro);
  • Motorola DynaTAC 8000x (valore 1000 euro).