Gli smartphone non sono più una categoria di prodotti scadenti come una volta, riescono a fare quasi tutto ciò che fanno altri dispositivi. I consumatori sono fedeli ad alcuni marchi e il loro monopolio è ormai invalicabile. LG Mobile ha annunciato che avrebbe smesso di produrre nuovi modelli un anno fa per una ragione ben precisa: viviamo in un mondo nella mani di Apple e Samsung.
Il monopolio di Apple e Samsung nel settore mobile è accentuato in alcuni Paesi piuttosto che in altri. Mentre in zone come la Cina e l’India ci sono sempre nuovi marchi, il Nord America e, in misura minore, l’Europa sono costellate dalle solite aziende. L’uscita di LG dal mercato mobile ne è un chiaro segnale. I flagship dell’azienda non riuscivano più ad avere un riscontro tale da poter andare avanti.
È qui che entra in gioco Motorola. Sebbene quest’anno la società abbia fatto un (tutt’altro che glorioso) ritorno ai telefoni di punta, vende ancora principalmente dispositivi della serie G nella fascia di prezzo sotto i 500 dollari. Senza LG, Motorola è stata in grado di conquistare gran parte dei consumatori, guadagnando un terzo posto negli Stati Uniti per numero di vendite.
Per quanto riguarda la fascia alta LG non era un grande protagonista, ma la sua assenza si fa sentire se si confrontano gli attuali flagship di Samsung come il Galaxy S22. Qualsiasi fan della serie Galaxy Note sente la mancanza del jack per le cuffie e dello spazio di archiviazione espandibile, due cose che LG ha offerto in ogni dispositivo fino alla fine. Inoltre, la gamma di pieghevoli Samsung non è così invidiabile come sembra rispetto alla lineup di LG Wing.
Il monopolio di Apple e Samsung nel settore mobile: nessuna possibilità di ripresa per le aziende concorrenti
Uno sguardo alle vendite globali di smartphone in tutto il mondo rende abbastanza evidente chi governa questo mercato a 360 gradi. Apple e Samsung attualmente guidano il gruppo delle aziende più proficue nel settore mobile. Xiaomi, Oppo e Vivo sono nella top cinque. I restanti marchi, incluso Motorola, sono nella categoria “altri“. La concorrenza sembra molto più cupa se ci si concentra sugli smartphone “premium“. Non sorprende che Apple domini in questo campo.
Nella categoria premium, Samsung è al secondo posto, ma in calo del 4% rispetto al 2020. Nel frattempo, Oppo è riuscita a crescere passando dal 2 al 4%. Tuttavia, nessuna di queste aziende può tenere il passo con i numeri di vendita di Apple. Ovviamente, il prezzo medio di uno smartphone Apple è piuttosto elevato se confrontato ad altri brand della concorrenza. Questo fattore gioca un ruolo fondamentale nelle vendite complessive totalizzate in un anno. OnePlus, invece, è sempre più in basso, poiché si concentra principalmente sui mercati emergenti come Cina e India. Nuovi arrivi come Nothing e OSOM potrebbero portare ad un piccolo cambiamento ma è improbabile che convincano chiunque si trovi in un negozio ad abbandonare Samsung o Apple.
Con il divario crescente tra Apple, Samsung e il resto del settore, specialmente nella fascia di prezzo premium, non ci sono margini di svolta. Questo problema non è iniziato con l’abbandono di LG un anno fa; ma i problemi del mercato mobile sono diventati più evidenti che mai. La mancanza di concorrenza diventa un problema anche dei consumatori. Se Apple e Samsung monopolizzano il mercato, le funzioni saranno pian piano sempre le stesse viste e riviste, ci saranno sempre meno novità e i prezzi aumenteranno a dismisura.