Il colosso tecnologico americano Big G, padre di YouTube, ha dichiarato di impegnarsi e sostenere la politica e la linea di pensiero riguardo “tutte le sanzioni applicabili e le leggi sulla conformità commerciale”.
La mossa ha suscitato una rabbiosa risposta da parte del presidente della Duma Vyacheslav Volodin, che ha accusato gli Stati Uniti di cercare di ottenere un “monopolio dell’informazione” a senso unico con lo scopo di sopprimere un dialogo libero e una liberà informazione.
In riferimento ha poi aggiunto: “È una ulteriore prova delle ripetute violazioni dei diritti e delle libertà da parte di Washington”, ha detto all’agenzia di stampa russa Tass.
”Washington sta deliberatamente ignorando tutti i sani principi della democrazia. Si assicura che tutte le piattaforme più famose e visitate dagli utenti presentino solo la posizione sul tema degli Stati Uniti”.
Google ha risposto tramite un portavoce che ha dichiarato: “Se scopriamo che un account viola i nostri termini di servizio, adottiamo le misure appropriate. Le politiche sono applicate in maniera indistinta per tutti, senza posizioni di parte. Per questo motivo i nostri team stanno monitorando da vicino e con attenzione la vicenda per eventuali aggiornamenti e modifiche”.
La mossa arriva dopo che YouTube il mese scorso ha rimosso un canale di scherzi russo. Il canale trasmetteva clip di chiamate bufale.
Gli attori interpretavano presumibilmente la parte di ministri ucraini con obbiettivi come il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace e il ministro dell’Interno Priti Patel.