Nessuna risposta e nessuna possibilità di accesso. Il portale del Ministero della Transizione Ecologica è rimasto offline per diverse ore.
All’inizio si pensava ad un problema tecnico, un guasto di sistema come quello che ha colpito Sogei nei giorni scorsi, rendendo inaccessibili diversi siti della pubblica amministrazione. Poi la precisazione è arrivata dallo stesso Roberto Cingolani nel corso di un’intervista a Radio 1: “Mentre vi parlo, oltre alla sicurezza energetica, vi dico che abbiamo delle minacce esterne rilevate sulla rete informatica del Ministero e per precauzione abbiamo dovuto sospendere il funzionamento di tutti i sistemi informatici del Ministero”. E poi: “La sicurezza è il primo parametro da tenere a mente”.
Non si sa da dove arriva la minaccia
Cingolani ha spiegato che al momento non è chiaro quale sia l’origine dell’azione che ha costretto il Ministero a sospendere i suoi servizi: “Non è possibile rispondere in questo momento, ora ci sono le strutture preposte al lavoro, ma in questo momento il la sicurezza deve essere l’obiettivo di tutti gli italiani. È una minaccia esterna che può essere un attacco informatico o un’attività di spionaggio».
Intervistato da Repubblica Fabrizio Baiardi, ordinario di cybersecurity all’Università di Pisa ha spiegato che c’è la possibilità che si tratti di un malware in grado di crittografare database e chiedere un riscatto per restituire i dati: “Se chiudono i server, puzza come un attacco ransomware che hanno dovuto isolare perché stava crittografando tutto».
Il 23 marzo la rete delle Ferrovie dello Stato aveva subito un attacco hacker. Per diverse ore alcuni servizi sono rimasti irraggiungibili, a cominciare dal sistema di acquisto dei biglietti. L’azione è stata rivendicata dal gruppo Hive, gruppo di hacker di area russa che ha poi chiesto il pagamento di un riscatto da 5 milioni di euro in Bitcoin. Il gruppo Hive aveva già attaccato altri bersagli in Italia, come Mediaworld e la società toscana Alia Spa.