Poco più di un mese fa vi abbiamo parlato del nuovo Nubia Redmagic 7, oggi vi parleremo del fratello maggiore Redmagic 7 Pro. Quali sono le vere differenze fra i due dispositivi e quale conviene acquistare?
Già vi avevamo accennato che questa nuova serie 7 ci è piaciuta molto, non è perfetta, ma conquista i cuori più nerd.
Design, materiali e display
A guardarlo e tenerlo in mano ci si accorge che è un bel mattoncino, così come abbiamo visto anche per il fratello minore Redmagic 7, ma qua siamo ingrassati un pochettino, il Redmagic 7 Pro pesa circa 235 grammi. La sensazione nel maneggiarlo e di avere un device solido e robusto, composto da leghe di metalli e plastiche.
Sulla parte inferiore del telaio troviamo lo sportellino per andare ad inserire le due sim, la porta Type-C è uno dei due microfoni che compongono l’audio stereo di questo dispositivo. Sulla parte superiore troviamo anche il Jack audio da 3,5 mm per le cuffie e il secondo microfono. Sul lato sinistro invece vi è il tasto per andare ad accendere o spegnere lo smartphone, i tasti del volume (una posizione migliore rispetto al fratello minore) e una delle bocchette per far uscire l’aria calda. Vi ricordiamo che una caratteristica speciale di questi smartphone da gaming della nubia è che sono raffreddati ad aria tramite una ventola piccola (su questa versione, la ventola è a vista ed è illuminata RGB). Pe finire, troviamo i due tasti trigger per quando andiamo a giocare.
Sulla parte posteriore troviamo il comparto fotografico all’interno di un piccolo telaio in alluminio, mentre il resto della scocca è trasparente. Molto bella da vedere, perché in quanto trasparente, si vedono tutti i componenti interni come: batteria, processore, ventola ec… Concludiamo la parte posteriore del dispositivo dicendo che vicino le fotocamere, troviamo un’altra bocchetta per il sistema di raffreddamento ad aria del Redmagic 7 Pro.
Abbiamo un display da 6,8 pollici amoled FHD+ e un refresh rate massimo di 120 Hz. Molto bello questo pannello perchè riempie quasi totalmente il telaio dello smartphone, i bordi sono davvero sottili. Inoltre, vi è una sorpresa, sotto allo schermo è nascosta la camera forntale che a livello di design è sicuramente una scelta molto azzaccata, ma la qualità dei selfie scattati è davvero bassa.
Prestazioni e gaming
Le prestazioni di questo device sono davvero elevate, il processore è uno Snapdragon 8 Gen 1, quindi anche qui troviamo il top di gamma di casa Qualcomm. Il sistema di raffreddamento tramite la ventola che raggiunge i 20.000 giri al minuto massimo è davvero impressionante, anche con diverse ore di stress continuo, il dispositivo non si surriscalda mai. Si, il rumore della ventola c’è, ma gli amanti dei PC da gaming troveranno nel suo funzionamento un dolce suono che sa di potenza. La ventola può essere settata anche in modalità ECO, dove il numero di giri massimo diminuisce, andando a risparmiare batteria ed “inquinamento acustico”.
Noi abbiamo avuto in prova il modello TOP di gamma che ha 16 GB di RAM e 512 GB di storage interno. Questa versione che abbiamo provato si chiama Supernova ed è appunto quella che vi consente di avere la ventolina di raffreddamento RGB a vista insieme a tutti gli altri componenti interni. Sul Redmagic 7 Pro troviamo una batteria da 5.000 mAh rispetto a quella del fratello minore che è da 4.500 mAh. L’autonomia dunque su questo flagship è migliorata, anche se di poco, ma rimane pur sempre uno smartphone che consuma davvero tanto. Lo abbiamo provato alla massima della potenza possibile, giocando, mettendo il volume al massimo, il refresh rate al massimo e così via, dopo un 40-45 minuti di gioco intenso, abbiamo consumato intorno al 20% di batteria. Dunque, sotto quest’ottica è difficile pure superare le tre ore di utilizzo continuo. Peccato che manca la ricarica wireless, secondo noi è un difetto su questa fascia di prezzo e dispositivi.
Sul lato sinistro della scocca, troviamo il tasto rosso che ci consente di entrare nella modalità da gaming dedicata, uguale a quella che abbiamo visto anche sul Redmagic 7 normale. Una volta aperto un gioco, facendo swipe col dito in alto a destra possiamo aprire il menù per i controlli della modalità di gioco e in alto troviamo i valori di consumo della CPU e della GPU in real time. Peccato per la traduzione di alcune parole nei vari menù che non è ben accurata, a volte addirittura sono tradotte in lingua spagnola. A livello di comparto hardware abbiamo il top sotto quasi ogni punto di vista, è veramente potente e in qualsiasi situazione di utilizzo è sempre veloce e fluido.
Comparto fotografico
Le fotocamere sono le stesse che abbiamo visto sul Redmagic 7, la camera principale è da 64 megapixel, più una da 8 e un’altra da 2 megapixel. Le foto non solo il forte di questo dispositivo, ma dopotutto non è stato pensato come un camera phone. Di giorno si possono ottenere scatti decenti, ma di sera sono terribili. Inoltre, come già accennato in precedenza, anche i selfie sono davvero brutti, Perchè la camera si trova al di sotto del display e quindi c’è sempre una patina sopra le immagini.
Detto questo però, nella sezione “Fotocamera-famiglia” potete trovare tante features divertenti con cui potete smanettarci diverse ore, come: Clona, 3D, Fermo immagine, Sfocatura zoom, Vlog ecc..
Conclusioni e prezzo
Abbiamo iniziato questa recensione con due domande, ad una abbiamo risposto, descrivendo quali sono le differenze principali tra il Redmagic 7 e il Redmagic 7 Pro, ma per quanto riguarda la seconda domanda dovete essere voi a decidere quale dei 2 dispositivi scegliere.
A nostro avviso sono entrambi “PRO”, dovete essere voi a capire quale scegliere in base alle vostre esigenze. Il Redmagic 7 Pro lo potrete acquistare in due varianti, entrambe con 16 GB di RAM e storage interno da 256 o 512 GB. I prezzi vanno tra gli 800 e i 1000 euro circa, alla data di lancio ci saranno sicuramente dei sconti per andare ad acquistarlo.
Sicuramente, viste le prestazioni elevate e i suoi concorrenti, non è un prezzo alto, anzi è molto competitivo. Peccato per il comparto fotografico, la traduzione di alcune voci e il software che potevano essere tutti migliorati un po’.