Numerose trasmissioni russe non protette sono state pubblicate online, tradotte e analizzate sui social media. Allo stesso modo sono state esaminate altre fonti di dati, inclusi videoclip di smartphone e post sui social media.
Questo tipo di uso della tecnologia usa un algoritmo di elaborazione del linguaggio naturale tramite un’intelligenza artificiale per analizzare le comunicazioni militari russe.
Lo strumento sviluppato da Primer mostra anche quanto il machine learning potrebbe diventare prezioso per l’analisi delle informazioni di intelligence. L’ultimo decennio ha visto progressi significativi nelle capacità dell’IA in merito al riconoscimento delle immagini, alla trascrizione del parlato, alla traduzione e all’elaborazione del linguaggio grazie a grandi algoritmi costituiti da reti neurali che apprendono da vaste tranche di dati di addestramento.
Il codice standard e le API che utilizzano l’intelligenza artificiale ora possono trascrivere il parlato, identificare i volti ed eseguire altre attività, spesso con elevata precisione.
Chi è Primer
Primer vende algoritmi di intelligenza artificiale addestrati che trascrivono e traducono le telefonate, oltre a quelli in grado di estrarre termini o frasi chiave. Sean Gourley, CEO di Primer, afferma che gli ingegneri dell’azienda hanno modificato questi strumenti per svolgere 3 nuove attività:
- raccogliere l’audio catturato dai feed web che trasmettono comunicazioni utilizzando un software che emula l’hardware del ricevitore radio;
- per rimuovere il rumore, comprese le chiacchiere e la musica di sottofondo; trascrivere e tradurre il linguaggio russo;
- per evidenziare le dichiarazioni chiave rilevanti per la situazione del campo di battaglia. In alcuni casi ciò ha comportato la riqualificazione dei modelli di apprendimento automatico per riconoscere i termini colloquiali per veicoli o armi militari.
La capacità di addestrare e riqualificare al volo i modelli di IA diventerà un vantaggio fondamentale nelle guerre future, afferma Gourley. Dice che l’azienda ha messo lo strumento a disposizione di soggetti esterni, ma si rifiuta di dire chi. “Non diremo chi lo sta usando o per cosa lo stanno usando“, dice Gourley. Diverse altre società americane hanno messo a disposizione dell’Ucraina tecnologie, informazioni e competenze nella lotta contro gli invasori russi.
Il fatto che alcune truppe russe utilizzino canali radio non protetti ha sorpreso gli analisti militari. Sembra indicare un’operazione con risorse insufficienti e poco preparata, afferma Peter W. Singer, un membro anziano del think tank New America specializzato in guerra moderna.
“La Russia ha utilizzato le intercettazioni per prendere di mira i suoi nemici nei conflitti passati come la Cecenia, quindi loro, tra tutte le forze, avrebbero dovuto conoscere i rischi“, afferma Singer. Aggiunge che questi segnali avrebbero senza dubbio potuto aiutare gli ucraini.