Uno dei cambiamenti più importanti riguardante il panorama economico e finanziario del nostro paese è senza alcun dubbio la transizione dal contante al digitale, i pagamenti elettronici, che comunque avevano subito una forte crescita già durante il periodo di pandemia acuta, diventeranno pian piano lo standard maggiore di pagamenti, finendo con il soppiantare il contante per porre un freno all’evasione fiscale, obbiettivo importante per lo Stato che, in tal senso, ha deciso di accelerare i tempi, questo è emerso dal nuovo decreto PNRR2, vediamolo insieme.
Scatta l’obbligo effettivo di dotazione POS
A partire dal 30 Giugno 2022, dunque con sei mesi di anticipo rispetto al previsto 1 Gennaio 2023, scatterà l’obbligo di dotarsi, nelle attività commerciali, di mezzo POS per i pagamenti, un obbligo che in realtà vige già da anni ma che, a causa dell’assenza di effettive sanzioni per la sua assenza, non era propriamente rispettato da tutti.
Dunque a partire dal 30 Giugno per coloro già in possesso di un mezzo POS sostanzialmente non cambierà nulla, ma per chi restio ai pagamenti elettronici, arriverà l’obbligo di dotarsi della strumentazione necessaria, altrimenti in caso di transazione negata arriverà una sanzione amministrativa pari a 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata, ad esempio su un acquisto di 100 euro, la sanzione sarebbe di 34 euro.
La novità seppur ritenuta dallo Stato essenziale, non è stata propriamente accolta con favore dagli esercenti, Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio, ha infatti dichiarato: “la diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo“.