Metaverso:

Le migliori idee all’inizio vengono nella maggior parte dei casi sottovalutate, ma arriva un momento in cui tutto torna, persino i meriti. Ne è la prova lo studente di Harvard, che nel lontano 2004 iniziava a costruire quella che oggi è la piattaforma social più popolata e popolare al mondo nonché Facebook. Stessa fortunata sorte è stata quella del metaverso.

Metaverso: che sapore hanno i pixel?

Pensate davvero che tutte le ciambelle escano con il buco? D’altronde non c’è vittoria senza sconfitte e dopo ben vent’anni di distanza le cose non sono cambiate affatto. Nemmeno Mark Zuckerberg è stato in grado di farcela al primo tentativo, tuttavia la determinazione con la quale continua ad investire su questo fronte non può che essere fonte d’ispirazione per un futuro garantito del suo progetto. Parlando dei mondi virtuali dei più grandi colossi dell’informatica, sono nate piattaforme potentissime come MetaverseLife di eToro.

Fatto sta che la realtà alternativa di un mondo in cui è possibile vivere più volte alla Second Life 2.0, sia destinato a diventare sempre più popolare, fino ad arrivare all’ingresso in questo ambito di un colosso come Coca-Cola. Proprio questo, nell’ultimo secolo, ha saputo influenzare i cambiamenti culturali globali, e così la compagnia ha lanciato una provocazione dicendo: che sapore hanno i pixel?

È forse giunto il momento di dare il benvenuto ad una congiunzione tra il mondovirtuale e quello reale? Ciò che è sempre più evidente è la potenzialità di un universo parallelo che si appresta a entrare a gamba tesa nella nostra quotidianità.

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