Sulla piattaforma TikTok il materiale pedopornografico circola senza freni. Proprio per questo motivo le agenzie governative americane lo hanno preso in gestione dando modo al Dipartimento di Giustizia e quello per la Sicurezza Nazionale di indagare a fondo. L’attenta analisi ha messo in risalto quanto sia difficile per la piattaforma gestire il flusso di contenuti in circolo tra i miliardi di utenti. Ma c’è una soluzione a tutto.
Il Dipartimento per la Sicurezza nazionale spiega che la piattaforma è il “posto perfetto per i predatori per incontrare e adescare i bambini“. TikTok rettifica: “Abbiamo tolleranza zero per il materiale pedopornografico“. “Di fronte a qualsiasi tentativo di pubblicare, ottenere o distribuire materiale pedopornografico, rimuoviamo contenuti, vietiamo account e dispositivi, segnaliamo immediatamente al Centro nazionale per bambini scomparsi o sfruttati (NCMEC) e interagiamo con le forze dell’ordine, se necessario”.
Parlando di privacy e strumenti di censura, TikTok aveva annunciato il lancio di nuove modalità tra cui il pulsante “non mi piace” per i commenti, al fine di semplificare il lavoro di monitoraggio da parte dei team dedicati. Ad ottobre e a dicembre scorso TikTok aveva difatti già rimosso il 14,7% in più di post inerenti molestie e bullismo, con zero visualizzazioni, ovvero prima che diventassero virali presso gli iscritti. È aumentata poi del 10,9% la censura per i comportamenti d’odio e del 16,2% per quelli su estremismo violento.