Addio Canone Rai nella bolletta della luce. È questo ciò che è emerso nelle ultime ore dopo che il Governo ha accolto un ordine del giorno al decreto Energia, il quale ha presentato alla deputata Maria Laura Paxia, la quale chiedeva la separazione delle due voci.
“Dovevamo intervenire dal luglio del 2021 perché l’Ue ha definito il canone della tv come un onere improprio, in quanto non legato ai consumi di elettricità. Eppure, Palazzo Chigi, nonostante le mie ripetute sollecitazioni, non ha mai agito concretamente. Con il Pnrr c’è stata l’occasione giusta, visto che l’Europa chiede ai Paesi membri trasparenza per l’inserimento di componenti aggiuntive sulle forniture energetiche”.
Tuttavia, il percorso risulta essere ancora abbastanza lungo, dato che il Governo dovrà continuare con la sua linea all’ordine del giorno, il quale è stato accolto con riformulazione. Le polemiche già stanno nascendo, tant’è che Michele Anzaldi, deputato di Iv, sostiene che si tratta “di una manovra elettorale, essendo che la decisione è già stata presa per dar seguito ad un’indicazione precisa dell’Unione Europea nell’ambito del Pnrr. Per questo, l’Italia non potrà sottrarsi e il decreto Energia non c’entra nulla”.
Anzaldi continua: “Chi oggi cavalca la questione cerca solo di strizzare l’occhio agli evasori. La conseguenza sarà che mentre oggi paghiamo meno ma paghiamo tutti, domani rischiamo di tornare ai tempi in cui pagavano solo gli onesti ma pagavano di più. Se si vuole davvero impegnare il governo, bisognerebbe chiedergli di garantire che il canone non verrà in alcun modo aumentato. Grazie al canone in bolletta, il governo Renzi per la prima volta nella storia della Rai abbassò questa tassa, passata da 113 agli attuali 90 euro all’anno”.
Paxia rimanda però le critiche indietro: “Propaganda? Non nel mio caso, visto che ho depositato anche una proposta di legge per eliminare il canone Rai. Certo, se non fosse intervenuta l’Europa il governo non avrebbe mai preso questa decisione”.