I numeri di Netflix per la prima volta sono accompagnati dal segno meno. La tv streaming ha ufficializzato nella giornata di ieri i suoi dati aggiornati relativi al numero di abbonati: dal mese di gennaio la piattaforma ha perso una platea di ben 200mila iscritti, un’emorragia di abbonati mai così ampia.
Netflix, la risposta al calo degli abbonati con le pubblicità
Il calo dei clienti ha portato ad un crollo delle azioni di Netflix a Wall Street: proprio nella giornata di ieri il titolo ha fatto segnare un -22%.
Sono varie le cause che hanno portato al calo dei clienti in casa Netflix. In primo luogo, la piattaforma streaming paga la scelta di chiudere il servizio in territorio russo, come risposta al conflitto tutt’ora in atto in Ucraina.
Al tempo stesso, però, il calo dei clienti è vistoso anche in Occidente. A spiegare questo fenomeno ci sono sicuramente i nuovi aumenti di prezzo che hanno caratterizzato i principali listini negli ultimi mesi. Nonostante la presenza di contenuti d’intrattenimento molto apprezzati, i costi alti di Netflix spingono gli utenti sempre di più verso altre piattaforme.
La risposta di Netflix per il calo degli abbonati è già pronta. I tecnici della piattaforma streaming hanno in mente una nuova rimodulazione dei pacchetti con l’introduzione di una novità che sino a qualche settimana fa rappresentava un vero e proprio tabù: le pubblicità.
Netflix si prepara ad introdurre ticket più economici per i suoi clienti, che prevedono per l’appunto la presenza di annunci commerciali. Questa soluzione rappresenta una mediazione tra il desiderio di offrire costi da ribasso e la necessità di generare profitti.