Dopo tutti i prodotti ritirati in questo periodo una cosa è certa: meglio evitare i dolci, puntiamo al salato! Tralasciando l’ironia, dapprima la famosa Ferrero ha dato il via a questo triste capitolo, e come se non bastasse ora anche l’azienda Mars sembra seguire le sue orme. Quali sono gli alimenti rimossi dal commercio in tal caso?
Prodotti ritirati: Mars nel vortice delle polemiche
Le catene di supermercati Decò, Unes, Coop e Iper hanno segnalato la “presenza di ossido di etilene superiore ai limiti di legge in uno degli ingredienti utilizzati per la produzione” nei lotti di gelati Twix, Bounty e M&M’s prodotti da Mars. Il richiamo degli alimenti coinvolge lo stabilimento francese di Mars Wrigley Confectionery, con sede a Steinbourg.
Ma cos’è l’ossido di etilene? Secondo Altroconsumo, trattasi di “un disinfettante gassoso, utilizzato a livello industriale per la sua capacità di inibire e uccidere batteri, funghi e virus. Queste sue proprietà lo hanno reso, in campo alimentare, un’alternativa alla pastorizzazione soprattutto per gli alimenti termolabili, quelli cioè che risentono delle alte temperature del processo di pastorizzazione”.
I lotti dei prodotti ritirati sono:
- Twix Ice Bar, in confezioni singole da 40 grammi, con il termine minimo di conservazione (Tmc) 31/07/2022 (EAN 5000159484657);
- Twix Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 34,2 grammi ciascuno, con i Tmc 31/04/2022 e 31/07/2022 (EAN 5000159484695);
- Bounty Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 39,1 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159483063);
- M&M’s Choco Ice Bar, in confezioni da 4 pezzi da 63 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159500678).
L’azienda stessa ha scelto di comunicare il disguido tramite una nota in cui invita i clienti che si trovassero in possesso dei gelati provenienti dai lotti segnalati a non consumarli. Essa scrive: “il livello di ossido di etilene rilevato non è dannoso per la salute e che l’ingrediente interessato è relativo alla produzione 2020 e 2021: trattandosi pertanto di produzioni e consegne datate indietro nel tempo, ci aspettiamo che i prodotti siano stati verosimilmente già venduti ai consumatori e/o consumati”.