Ci sono casi in cui dei banalissimi oggetti possono diventare fonte di una ricchezza strabiliante. Questo è il caso di alcuni articoli di collezionismo, come sneakers, francobolli, SIM telefoniche e monete. Questi esemplari vengono considerati eccezionalmente preziosi per via di diverse ragioni, tra cui: lo stato di conservazione, la storiografia e l’anno di conio. Inoltre, anche la diffusione geografica e il motivo che ha spinto a fabbricare la moneta gioca un ruolo chiave nella sua valutazione. A volte però, anche dei piccoli “difetti” potrebbero rivelarsi una vera e propria fortuna.
Monete rare: ecco quelle da 1 euro che valgono di più
Come dicevamo prima, i difetti nelle monete hanno sempre attirato l’occhio attento dei collezionisti, essendo che si tratta di un particolare aggiuntivo che rende questi pezzi ancora più preziosi e unici di quanto non lo siano già. Su alcuni di questi, come le monete da 1 euro, il difetto è visibile facilmente ad occhio nudo.
La moneta da 1 euro è formata da una doppia lega, sia in rame che ottone con nichel, e per ogni Stato che fa parte dell’UE è stato scelto un simbolo che rappresentasse il Paese. L’Italia ha sempre scelto un personaggio d’eccezione come volto della propria moneta: Leonardo Da Vinci. Il Vaticano, invece, ha scelto di raffigurare la figura di Papa Giovanni Paolo II. Il Principato di Monaco, prevedibilmente, il volto di Alberto II.
Andando a vedere nel dettaglio la moneta da 1 euro, l’errore che ha attirato maggiormente i collezionisti è quello riguardante la raffigurazione del simbolo R, il quale sta a significare Repubblica italiana. Alcune di queste monete che hanno questo difetto partono da una base d’asta assurda. Le cifre di cui parliamo sono incredibili: si parte da una base di 500 fino ad arrivare a 3.000 euro! A meno che non sono presenti errori davvero vistosi ed estremi, i prezzi dovrebbero essere questi, altrimenti si può arrivare anche a cifre a quattro zeri.