La Camera ha approvato un nuovo decreto legge volto a risanare le tasche degli italiani: i voti favorevoli sono stati 323, 49 i contrari. Il provvedimento contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Il decreto inoltre a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili sia per raggiungere una maggiore indipendenza dagli idrocarburi sia per ridurre il fabbisogno energetico dall’estero. A tal fine è stata semplificata la procedura di installazione degli impianti fotovoltaici e solari termici sugli edifici. Le relative opere saranno considerate di ordinaria manutenzione e non saranno soggette a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi che hanno bisogno di un consenso”.
Stretto sulle temperature
Vicino a termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni. Dal 1 maggio 2022 al 31 marzo 2023 la temperatura media ponderata degli edifici pubblici non deve superare i 19 gradi centigradi più 2 gradi di tolleranza e non deve essere inferiore a 27 gradi meno due gradi di tolleranza. Lo prevede un emendamento al disegno di legge approvato dalle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera.
E contemmporaneaente, nel 2023 il canone Rai verrà eliminato dalla bolletta elettrica: questo è l’ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (Gruppo Misto) al decreto energia approvato dalla Camera.
Accolto dal governo, dapprima come idea, il testo è stato poi accolto con riformulazione (senza quindi dover essere messo ai voti) e prevede “l’adozione di provvedimenti normativi volti a separare il canone Rai dal 2023”. Resta ovviamente da capire come farà lo Stato a prendere quei 1,7 miliardi di circa un anno di ricavi dal canone televisivo.