News

Bollo auto: ecco come non pagarlo per 5 anni se acquisti una nuova auto

In passato si è più volte parlato più volte della possibile abolizione del bollo auto, da sempre una delle tasse più odiate dagli italiani. Non è difficile individuarne il motivo: il pagamento dell’imposta è infatti dovuto indipendentemente dall’uso dell’auto ed è per questo che viene anche chiamata “tassa di proprietà”.

Questa è proprio la principale differenza con l’auto RC, ugualmente obbligatoria, ma che può essere attivata in modo flessibile. Chi utilizza l’auto solo in determinati periodi dell’anno o in modo limitato può quindi optare per la sottoscrizione di una polizza a tempo o valida per un determinato numero di chilometri percorsi.

Già prima dell’acquisto è comunque possibile avere un’idea piuttosto precisa dell’importo da pagare per l’imposta di bollo. Ci sono due fattori discriminanti: il kW e la classe ambientale del veicolo scelto. Una volta preso atto di queste informazioni, si può procedere al calcolo utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate

o dell’ACI.

Ci sono però alcune categorie che possono evitare di pagare la cifra prevista o quantomeno usufruire di un piccolo sconto, che di certo non guasta.

Ecco come ricevere lo sconto

Chi ha optato per l’acqcuisto di un’auto elettrica è esente dal bollo auto per i primi cinque anni. Un discorso simile vale anche per chi ha scelto un’auto ibrida, ma la durata varia a seconda della regione di residenza. L’esenzione vale anche per i modelli appartenenti a persone disabili o adibiti al loro trasporto, nonché per le auto d’epoca oltre i 30 anni di vita.

Non rientri in queste categorie? Non preoccuparti, sono disponibili anche per te alcuni piccoli vantaggi. Esistono infatti diverse Regioni che garantiscono un risparmio (solitamente pari al 10 o al 15%) se si sceglie di effettuare il pagamento tramite domiciliazione bancaria.

Si può verificare l’importo della riduzione direttamente sul sito web della tua regione, dove sono disponibili aggiornamenti costanti.

Condividi
Pubblicato da
Simone Paciocco