Il condizionatore è uno strumento molto utilizzato dagli italiani, per alcuni anche provvidenziale se vivono in zone dove fa particolarmente caldo. Tuttavia, quest’estate urge fare particolare attenzione: a causa della guerra in Ucraina, stiamo incominciando a patire i primi segnali di dipendenza dal gas russo.
Per questo motivo, una delle prime misure che l’Italia ha deciso di adottare è quello di imporre uno stop all’aria condizionata continua negli uffici pubblici. Un emendamento al decreto bollette presentato dal Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente e attività produttive ha stabilito ciò. Quindi, questa nuova direttiva sarà effettiva a partire dal 1° maggio al 31 marzo 2023.
Condizionatore: ecco l’operazione termostato
A partire dal 1° maggio, sta per entrare in atto l’operazione termostato, utile al Governo italiano per tagliare i consumi di elettricità e gas. Lo scopo principale è quello di riuscire a risparmiare 4 miliardi di metri cubi nel 2022 e lo si vuole raggiungere andando in un primo momento ad abbassare la temperatura negli edifici pubblici e riducendo l’utilizzo dei condizionatori in un secondo. Queste regole saranno attive fino al 31 marzo 2023, anche se non è ancora chiaro come saranno effettuati i controlli per evitare irregolarità.
Ora spieghiamo le regole: la media della temperatura dell’aria degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi in inverno e non dovrà essere minore di 27 gradi nella stagione estiva, con un margine di tolleranza fissato a due gradi. Anche se la questione controlli pare non sia ancora risolta, sono comunque previste delle multe che vanno dai 500 ai 3.000 euro. Tutto ciò può sembrare come una “punizione”, ma è in realtà una prima mossa per sciogliere la dipendenza dal gas russo.