Il telescopio Hubble ha regalato una nuova strabiliante scoperta: si tratta di Earendel, la stella più distante e antica mai osservata dall’uomo.
Si trova a 12,9 miliardi di anni luce di distanza, il che vuol dire che la sua luce ha viaggiato per ben 12,9 miliardi di anni prima di raggiungere la nostra visione. Si tratta di una distanza molto più lunga di quella percorsa da quella che in precedenza era considerata la stella più lontana, pari a 9 miliardi di anni. In ogni caso, una quantità di tempo difficilmente pensabile, anche solo lontanamente.
Earendel ha 50 volte la massa del sole ed è milioni di volte più luminosa, rendendola la stella più grande mai conosciuta. Il suo nome significa “stella del mattino” in inglese arcaico, e non sarebbe potuto essere più adatto.
Hubble scopre la stella più distante e anziana mai osservata
Brian Welch, un dottorando in astronomia della John Hopkins University, ha espresso il suo stupore rivelando che inizialmente non potevano credere ai propri occhi, per quanto fosse ampio il gap con la precedente stella più lontana. Quasi 4 miliardi di anni luce in più, che rendono Earendel l’oggetto luminoso più antico e distante che l’uomo abbia mai potuto osservare.
“Studiare Earendel rappresenterà una finestra su un’età dell’universo con cui abbiamo poca familiarità, ma che ha determinato l’inizio di tutto ciò che oggi conosciamo” ha riferito Welch. La stella, secondo i calcoli, risalirebbe a quando l’universo aveva appena 900 milioni di anni (oggi ne ha 13,7 miliardi).
Dalla John Hopkins è arrivato anche il commento del professor Colin Norman, che pur non partecipando direttamente alla scoperta, ha sottolineato quanto si tratti di un momento storico per l’astrofisica moderna: “Questa è una scoperta straordinaria e pionieristica che apre un campo d’indagine completamente nuovo” commenta Norman “e consentirà di osservare direttamente le stelle massicce risalenti a quando l’universo era giovane e la formazione stellare era appena iniziata”, poco dopo il Big Bang.