tesla Nell’ultimo periodo, il mercato automobilistico sembra non godere di un’ottima condizione, dato che due noti marchi hanno avuto dei richiami decisamente clamorosi. Le due aziende di cui vi parliamo sono Tesla e Ferrari, le quali hanno avuto in due più di 600.000 richiami delle loro autovetture.

 

Tesla nei guai con migliaia di autovetture

La prima, capitanata dal famosissimo Elon Musk, è quella che naviga in condizioni più difficoltose: quasi 600mila richiami alle sue autovetture, con l’ottava campagna di riparazione all’attivo, evento mai successo prima.

I problemi alle auto di Tesla erano dovuti ad un malfunzionamento del Boombox, ossia la funzione che consente di riprodurre musica e suoni tramite uno speaker esterno. Ciò potrebbe causare inevitabilmente problematiche gravi, come nascondere avvisi sonori per i pedoni.

La campagna di riparazione riguarda tutti i modelli in gamma attualmente: le Model S, X e Y prodotte tra il 2020 e il 2022, e le Model 3 assemblate tra il 2017 e il 2022.

 

Dopo Tesla c’è anche Ferrari: polemiche e critiche inaspettate per la Casa di Maranello

Gli amanti de “La Rossa” non saranno felici di questa vicenda. Dalla Cina è emerso che la Casa italiana ha dovuto richiamare 2.000 auto sportive di lusso.

Il malfunzionamento inizialmente pareva essere di poco conto, ma solo dopo Ferrari si è resa conto che il problema non era circoscritto solo al territorio cinese. Ma in cosa consiste? Un elemento cardine: i freni. Si pensava in un primo momento che la responsabilità fosse di Bosch e del suo tappo del serbatoio del liquido dei freni. Dopo, però, si è capito che non era così.

I modelli che hanno riscontrato questo problema sono la “458” e la “488”. Da Maranello per ora sono trapelati solo questi dettagli, ma l’azienda ha emanato una nota dove spiega nel dettaglio farà ogni cosa pur di garantire sicurezza massima ai suoi clienti.

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