Uno scenario da guerra nucleare si potrebbe presentare se nel conflitto russo ucraino fosse coinvolta la Nato. Che tecnologia userà l’esercito? Quale sarebbe la strada giusta da perseguire?
Guerra Nucleare: L’ipotesi dell’ingresso Nato nel conflitto
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un’escalation diplomatica che può rischiare di trascinarci in un conflitto nucleare. Il premier Boris Johnson ha espresso che sarebbe legittimo attaccare i rifornimenti in territorio Russo, da parte dell’Ucraina. Con gli stessi toni arriva la risposta Russa, che afferma come loro potrebbero quindi decidere di bombardare i convogli in territorio Nato, che riforniscono di armi gli Ucraini.
In caso di coinvolgimento dell’alleanza atlantica nel conflitto, l’ipotesi di arrivare a un conflitto nucleare non è poi così remota, mentre quella di innescare un terza guerra mondiale è praticamente certa.
Al momento la maggior parte dei missili balistici Intercontinentali riescono a oltrepassare gli scudi antimissile, a causa della loro velocità ipersonica.
In particolare l’offensiva Russa che potrebbe utilizzare i Satan 2, particolarmente difficili da abbattere poiché nella fase iniziale salgono nell’atmosfera sfruttando la zona del polo artico a nord, priva di difese per poi ricadere sull’obiettivo a velocità imprendibili per qualsiasi sistema difensivo.
Ogni tentativo di fermare un attacco di questo tipo potrebbe essere vano, senza contare che l’unione europea non dispone di uno scudo anti missile nucleare. In questi giorni il parlamento europeo si è riunito e il tema centrale è stato proprio una collaborazione tra i paesi membri per la realizzazione di una tecnologia difensiva.
Gli Stati Uniti invece avanzano a passi da gigante, dove sono allo studio una serie di difese laser con tempi di reazione minimi capaci potenzialmente di abbattere qualsiasi oggetto anche ipersonico.