Scientificamente parlando, la Sindrome di Stoccolma è uno stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si presenta soprattutto nelle vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Coloro affetti da tale disturbo si innamorano del proprio carnefice e si sottomettono totalmente ad esso. Ebbene, nel 2022 tutto questo è servito da ispirazione per la realizzazione della nuova miniserie Clark, in arrivo su Netflix.
Netflix: l’amore tossico arriva sulla piattaforma grazie a Clark
Una serie di tale spessore non può non essere drammatica, ma di cosa parla esattamente? Jonas Åkerlund (regista di Lords of Chaos e Polar, e di videoclip come Beautiful di C. Aguilera o Paparazzi e Telephone di Lady Gaga e Beautiful Day degli U2), suo direttore e Bill Skarsgård, l’interprete, hanno voluto raccontare la storia di Clark Olofsson, il famigerato rapinatore di banche della Svezia che ha dato il nome a tale sindrome. Nello specifico, Clark è la versione romanzata di una delle figure più controverse della storia svedese contemporanea.
Negli anni ’70, lo psichiatra e criminologo svedese Nils Bejerot usò per la prima volta il termine Norrmalmstorgsyndromet che ora è noto come Sindrome di Stoccolma e viene da Norrmalmstorg, zona di Stoccolma dove il fenomeno emerse per la prima volta dopo una rapina in banca con ostaggi, appunto. Quindi, da dove nasce questo termine? Esattamente da Clark Olofsson, fautore della rapina. Stando ai fatti, sembra che gli individui sequestrati andarono addirittura a visitare regolarmente i due criminali in carcere.
Quando arriverà la miniserie psicologica? Clark farà il suo debutto il 5 maggio in tutti i Paesi in cui è attivo il servizio Netflix.