I vaccini contro il Covid hanno aiutato enormemente a superare il periodo più cupo della pandemia, contribuendo a salvare numerose vite, in particolare su soggetti fragili ed anziani. I dati sulla protezione offerta dalla vaccinazione, per lo meno con le prime varianti più patogene, sono indiscutibili, come riportato nei vari monitoraggi e statistiche del ministero della salute Italiana.
Tuttavia da più parti sono stati chiesti studi certi per validarne la sicurezza sul breve e lungo periodo, in ragione del fatto che, in Italia e non solo, vige l’obbligo o la necessità indotta di sottoporsi a vaccinazione per tutta la popolazione piuttosto che per i più bisognosi.
L’azienda produttrice del vaccino Pfizer, BioNTech, ha depositato un documento presso l’ente statunitense regolatore del mercato ovvero il Sec, equiparabile alla Consob Italiana.
Questo documento è una vera e propria bomba ad orologeria e mette in dubbio tutte le certezza raggiunte sino ad ora. Ci sono dubbi su efficacia e sicurezza a detta delle stessa azienda che ha dichiarato: “Potremmo non essere in grado di dimostrare l’efficacia o la sicurezza sufficienti del nostro vaccino per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione europea o in altri paesi in cui il vaccino è stato approvato”.
Le parole di BioNTech non rasserenano sicuramente gli indecisi, ne sono di aiuto per rilanciare la campagna della quarta dose che non sta ottenendo i risultati sperati.
La parte più sconvolgente del documento si trova in queste altre dichiarazioni: “La successiva scoperta di problemi precedentemente non rilevati, potrebbe influire negativamente sulla vendita commerciale del prodotto, portare a restrizioni sul prodotto o portare al ritiro del prodotto dal mercato”.
In semplici parole, sembrerebbe secondo le dichiarazioni di BioNTech, riportate da “Il Tempo e Affari Italiani”, che nel vaccino Pfizer siano stati scoperti dei problemi in un secondo momento. Di preciso non viene specificato quando ma si presuppone dopo il largo utilizzo nella popolazione. Non viene specificato di che tipo di problematica si tratti, se inerente alla sicurezza o alla sua efficacia.