Se da una parte si va a curare la pressione, dall’altra ci si imbatte in una delle peggiori malattie: il cancro. Stiamo parlando del farmaco denominato Accupril e realizzato da Pfizer, la stessa azienda del vaccino contro il virus. Ma cosa si nasconde dietro al medicinale?
Farmaco ritirato: i lotti coinvolti
Per chi non lo sapesse, Accupril viene utilizzato dai pazienti ipertesi, per abbassare la pressione del sangue, ma anche per gestire lo scompenso cardiaco (se affiancato alla terapia convenzionale che include diuretici e/o digitalici).
Una revisione sistematica pubblicata nel World Journal of Gastroenterology nel 2006 ha riscontrato “un’associazione positiva tra l’assunzione di nitriti e nitrosammine e il cancro gastrico”. Lo stesso Pfizer ha però spiegato che, mentre l’ingestione a lungo termine di Accupril può aumentare il rischio di tumore, “non vi è alcun pericolo immediato per i pazienti che assumono questo farmaco”. L’azienda “ritiene che il profilo rischio/beneficio dei prodotti rimanga positivo sulla base dei dati attualmente disponibili”.
L’azienda aggiunge: “Le nitrosammine si trovano comunemente nell’acqua e negli alimenti inclusi salumi e grigliate, latticini e verdure. Tutti siamo esposti a livelli di nitrosammine”. La quantità riscontrata nei test sui lotti Accupril è però superiore ai livelli minimi consentiti.
Ad ogni modo il problema non coinvolge Italia ed Europa, ma gli Stati Uniti e Porto Rico. Quali sono quindi i lotti ritirati? Eccoli qui di seguito:
- DR9639 Accupril 10 mg con scadenza 31 marzo 2023
- DX8682 Accupril 20 mg con scadenza 31 marzo 2023
- DG1188 2022 Accupril 20 mg con scadenza 31 maggio 2022
- DX6031 Accupril 40 mg con scadenza 31 marzo 2023
- CK6260 2022 Accupril 40 mg con scadenza 31 maggio 2022